Descrizione Progetto

Il progetto prevede una serie di padiglioni rispondenti a precise esigenze funzionali. Si sono allineati e trasformati luoghi e “desideri” in direzioni, prevedendo ipotetici assi visivi capaci di organizzare l’intera struttura architettonica. Si sono messe in relazione visiva alcuni parti territoriali e paesaggistiche care alla memoria collettiva degli abitanti di Palestina. Il grafo geometrico di linee e vertici richiama proprio gli allineamenti direzionali tra Roma/Palestrina, Artena/Zagarolo, Fortuna Primigenia/Mar Tirreno, Monti Simbruini/Castelli Romani. L’intersezione di tali direttrici ha determinato una sorta di stella ai cui capi si sono individuate le aree di sedime e sopra di esse si sono posizionati i padiglioni ognuno dei quali con la propria attività. L’idea è dunque stata quella di una collaborazione con la terra come ricordava Marguerite Yourcenar nelle sue Memorie di Adriano e soprattutto di ricercare quel fenomeno presente da sempre nella vita degli architetti e cioè di portare l’architettura all’interno della natura in una alleanza che ricorda i principi della sacralità dei tempi.