Descrizione Progetto
Il Concorso ha indagato in particolare il rapporto tra Forma e Spazio e tra Percezione e Movimento.
Una delle richieste del Bando era di avere corpi separati per le tre funzioni principali (Biblioteca, Museo e Teatro) rispettando all’esterno le alberature secolari preesistenti.
Ognuno dei corpi doveva mantenere una autonomia funzionale e distributiva, dando l’idea di essere un organismo unitario
GENESI DEL PROGETTO
L’idea è stata di pensare l’edificio come tre “piazze” coperte, permeabili ai flussi interni e trasparenti verso l’esterno, perché la cultura è senza confini.
Tre Piazze raccordate organicamente tra loro.
L’IDEOGRAMMA
Uno dei quattro lati del lotto si affaccia lungo il fiume che compie una doppia ansa proprio davanti all’area di intervento.
Oltre la geografia, si è guardato al significato simbolico della città che è rappresentato da due innamorati abbracciati che si riparano dalla pioggia sotto un ombrello.
Da questi due elementi e dal raccordo delle tre Piazze a diversa funzione è nato l’ideogramma curvilineo.
ALTRI RAGIONAMENTI
La cultura è vista, da chi Vi parla, non come qualcosa di statico, bensì come un qualcosa che cresce nel corso del tempo.
E’ nata quindi una ulteriore idea che l’Edificio potesse avere come motore una espressività dinamica.
L’abbraccio degli innamorati sotto l’ombrello, in termini geometrici, è stata quella della lemniscata di Bernulli.
Il grafo dell’infinito, è stato tradotto nel progetto, con i cerchi contrapposti.
Il Vincolo d’unione del 1956, una litografia di Escher mostra due volti, maschile e femminile, disegnate da un nastro spiraliforme che li unisce.
L’immagine fa riflettere sul forte legame tra arte e scienza, rappresentato nel progetto da una Percorso che unisce Museo e Biblioteca.
LE SPIRALI
La conseguenza è stata la scelta della spirale come percorso.
La spirale è il simbolo della Sapienza e quindi della Crescita e, nello stesso tempo, della Cultura.
Tutti elementi centrali per il tema del concorso
Linee e forme curvilinee caratterizzate all’interno da un nastro avvolgente che si snoda tra i corpi di fabbrica, in una Promenade Architettonica, omaggio a quella wrightiana del Guggenheim
La Distribuzione Spaziale è una rampa-spirale di forma elicoidale che parte, a livello stradale, dall’Ingresso-Atrio del corpo principale della Biblioteca e, dopo il primo giro, seguita il proprio percorso ascensionale oppure passa nel corpo accanto dell’edificio museale dove, dal primo piano, inizia una nuova spirale, in continuità con la precedente.
SPAZIO, FORMA E TEMPO
La Promenade evoca significativamente il movimento:
Un insieme di forme, sistemate nella misura organica e geometrica in una successione temporale e dinamica dello spazio.
La temporalità spaziale è in continuità diretta con l’esterno grazie alla trasparenza delle vetrate e ad in ideale percorso esterno interno.
E’ una ricerca che mette in simbiosi la Promenade e la Percezione. L’emozione visiva è in divenire: si rivela mentre si cammina sotto la luce filtrata di un cielo stellato disegnato dalle coperture frattali dei velari, alla scoperta di nuovi scenari di spazi che si compenetrano e si dilatano.
E’ la visione che si trasforma, mentre si avanza.